I TITOLI MONDIALI, LA SCUOLA E LE PEDANE CON I VIP
Pubblicato
10 Novembre 2021
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3 minuti
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CASARTIGIANI RACCONTA GLI ACCONCIATORI DELLA MARCA

Si intitola «I barbieri di Treviso – L’acconciatura della Marca: da professionalità ad arte», ed è il settimo libro dell’associazione.

Prima il taglio di barba e capelli era semplice necessità, con loro è diventato anche vezzo e moda. I barbieri trevigiani hanno traghettato la professione dalla concezione ottocentesca a quella moderna dell’acconciatura. Una storia a pochi conosciuta, ma che ha reso famosa Treviso nel mondo, e che Casartigiani-Artigianato Trevigiano, con il contributo di Ebav e il patrocinio del Comune di Treviso, ha raccontato nel libro “I barbieri di Treviso. L’acconciatura della Marca: da professione ad arte”, presentato lunedì nel salone di palazzo dei 300.

Il volume, ripercorrendo le vicende di quindici parrucchiere e parrucchieri, racconta la storia della città e dell’evoluzione dei costumi. Fondamentale per questo sviluppo è stato il Catam (Centro Artistico Trevigiano Acconciatori Maschili, poi Misti), scuola affiliata all’Anam, che tra la fine degli Anni 60 e l’inizio dei 2000 ha formato centinaia di parrucchieri. Nata grazie all’intuizione di alcuni dei barbieri più importanti della città, che avevano intravisto la necessità di modernizzare la categoria, è diventata la fucina di maestri che, oltre a dare impulso alla professione e a modernizzare un servizio per i cittadini, ha portato a Treviso titoli nazionali e internazionali. Sono anni in cui i parrucchieri trevigiani vengono invitati negli Stati Uniti, in Argentina, in Francia, in Gran Bretagna, condividono le pedane con i più influenti parrucchieri della storia, come Vidal Sassoon, Toni & Guy, Jean Louis David, e conquistano campionati mondiali.

Numerosi sono ancora oggi i saloni nati col Catam, o tramandati dai maestri della scuola. Un’esperienza di successo però poco nota al pubblico. Il libro testimonia i successi dell’acconciatura trevigiana, la qualità di questi artigiani, ma serve anche ad affrontare temi importanti come la formazione professionale e il contrasto all’abusivismo. Il tutto attraverso le storie di quindici parrucchieri e parrucchiere, «che insieme ad altri hanno contribuito allo sviluppo categoriale e associativo. Tramite le scuole, istituite e autogestite direttamente dai nostri parrucchieri e dai barbieri, abbiamo tenuto alto in Italia e nel mondo il vessillo degli acconciatori trevigiani», sono le parole di Vincenzo Dal Zilio, presidente del comitato Ebav Servizi alla Persona.

«Questi acconciatori e acconciatrici hanno avuto la capacità e la costanza di insegnare il mestiere a molti giovani, che oggi hanno continuato l’attività. Non dimentichiamo il ruolo sociale che svolgono. Il tempo in cui si rimane su quella poltrona o lettino spesso è un momento di rigenerazione e di evasione dal nostro vivere quotidiano, quelle mani sapienti sono come un abbraccio», aggiunge Franco Storer, presidente di Casartigiani Veneto.

«I “Barbieri di Treviso” non solo racconta la storia di barbieri e acconciatori ma approfondisce la tradizione veneta di quella che è diventata un’arte apprezzata a livello nazionale e che a Treviso è diventata sinonimo di identità e maestria», afferma il vicesindaco di Treviso, Andrea De Checchi. «Se i “barber shop” e i saloni di acconciatura sono in cima alle tendenze nel settore dei servizi alla persona è anche e soprattutto grazie a tanti artigiani che hanno tramandato un’arte e trasmesso una passione a figli e “garzoni”, rendendo il momento del taglio di capelli o della rasatura una vera e propria esperienza. La scuola trevigiana, in particolare, è stata pioniera nella formazione di tanti barbieri e di tante parrucchiere. Per questo siamo orgogliosi di sostenere il progetto di Casartigiani, capace di raccontare, attraverso i protagonisti, uno spaccato di “trevigianità”».

I parrucchieri nel libro:

Antonio Altinier (Treviso), Aldo Bianchi (Vittorio Veneto), Giuseppe Bolognato (Treviso), Giorgio Bonaldo (Motta di Livenza), Luigi Povegliano e Michele Casteller (Ponzano), Carmen Cavallin (Treviso), Vincenzo Dal Zilio (Treviso), Marcello Dotto (Quinto), Ottavino Dotto (Istrana), Luigi Girotto (Treviso), Bruno Zottin e Nicola Girotto (Treviso), Carla Magoga (Treviso), Franco Martini (Ponzano), Ivone, Diego e Stefano Santi (Castello di Godego), Edoardo e Tiziano Tessaro (Montebelluna).