18-19 maggio Tappa trevigiana della Deejay Ten – Notte bianca dei Musei – Chiese aperte Treviso – Negozi aperti
Pubblicato
16 Maggio 2024
Tempo di lettura
13 minuti
Condividi
facebook linkedin

Musei aperti, in rete e uniti in un’unica grande iniziativa culturale per la Notte Europea dei Musei. E non solo: in occasione dell’arrivo della tappa trevigiana della Deejay Ten, corsa-evento ideata da Linus con Radio Deejay, ci sarà una speciale promozione per chi visita la mostra “Donna in Scena” oltre alla presenza di tanti negozi aperti ed eventi diffusi. 

Il prossimo 18 maggio Treviso si illuminerà per la “Notte Bianca dei Musei”, una serata che vuole rappresentare una grande iniziativa di marketing e promozione territoriale. 
Per la prima volta le istituzioni culturali della Città di Treviso, impegnate nel campo museale ed espositivo, si uniranno in un’apertura straordinaria serale, dedicata all’arte e alla cultura. 
Il Comune di Treviso, capofila dell’iniziativa con l’assessorato alla Cultura e due delle sue sedi museali (Museo Santa Caterina e Museo Luigi Bailo), la Diocesi di Treviso con il progetto Chiese Aperte, la Fondazione Benetton Studi Ricerche, la Fondazione Imago Mundi, il Museo Nazionale Collezione Salce si presenteranno in forma coordinata, dando valore alla ricchezza e all’estensione dell’offerta culturale della città.

Dalle 18 alle 21 saranno visitabili le sedi del Museo Nazionale Collezione Salce: a Santa Margherita, apertura straordinaria della mostra Arte del Vedere. Manifesti e occhiali dalle Collezioni Salce e Stramare. Speciale visita guidata con il curatore Michele Vello alle ore 18.30, su prenotazione. Ingresso simbolico 1 euro.
La mostra, organizzata in collaborazione con Punti di Vista, è curata da Elisabetta Pasqualin e Michele Vello, con la collaborazione di Mariachiara Mazzariol. Esplora il mondo dell’occhiale attraverso due piani di lettura: la rappresentazione, mediante i manifesti pubblicitari della colle-zione Salce, e la forma, grazie agli occhiali storici della collezione Stramare.
Arte del Vedere è un ideale dialogo tra due collezionisti e le loro passioni. Le policrome visioni di carta dei manifesti di Ferdinando Salce, accanto alle mille declinazioni del tondo degli occhiali di Lucio Stramare. Ed è anche la prima volta che il Museo Salce pone il suo inestimabile patrimonio grafico a complemento del design, in un continuum di rappresentazioni di forme che vanno dal Cinquecento fino agli anni cinquanta del Novecento. Il visitatore potrà divertirsi a confrontare gli occhiali con la loro raffigurazione, che si fa astratta o puntuale a seconda della mano dell’illustratore e dello stile proprio di ogni epoca.
Santa Margherita, via Reggimento Italia Libera. 
Info e prenotazione visita: drm-ven.collezionesalce@cultura.gov.it – T 0422 423386

A San Gaetano sarà visitabile la mostra Futurismo di carta. Immaginare l’universo con l’arte della pubblicità. Ingresso simbolico 1 euro.
La mostra, curata da Elisabetta Pasqualin con la collaborazione di Sabina Collodel, è dedicata agli anni che precedono il secondo conflitto mondiale. Tra il 1930 e il 1940, il Futurismo raggiunge l’apice del suo sviluppo con l’aeropittura che, trasposta in grafica, esalta il volo e le imprese aviatorie, la vista dall’alto e si avvicina al surrealismo. I manifesti, e altrettanto la pittura, riflettono il clima del momento. In un’Italia che sta trasformandosi da paese agricolo a industriale, con l’industria aereonautica e quella automobilista al centro della scena. 
Nell’occasione il visitatore potrà anche ammirare la chiesa di San Gaetano, annessa al complesso museale. Al suo interno, la ricca quadreria – con, tra gli altri, dipinti di Ludovico Pozzoserrato e di Giovanni Battista Canal – e l’organo settecentesco di Gaetano Callido, uno degli strumenti più preziosi presenti in città. 
San Gaetano, via Carlo Alberto 31
Info: drm-ven.collezionesalce@cultura.gov.it – T 0422 591936

Dalle ore 20 alle 23 saranno invece aperte le seguenti sedi:

Museo Civico di Santa Caterina, dove sarà visitabile la mostra Donna in scena. Boldini Selvatico Martini, accompagnata da un aperitivo musicale a cura di alcuni giovani studenti del Conservatorio di Castelfranco.
Le visite all’esposizione saranno assistite dagli studenti del Liceo Scientifico S.A. Max Planck di Villorba (Treviso). Ingresso ridotto 10 euro. 
Il museo, situato nel complesso dell’antico convento dei Servi di Maria, ospita le collezioni civiche di reperti e opere artistiche di età antica: le raccolte archeologiche del territorio dall’Età del bronzo al tardoantico sono esposte su due piani, mentre lungo la manica lunga al primo piano, sono visibili i capolavori della Pinacoteca. Un percorso attraverso l’arte tra ’400 e ’700, da Lorenzo Lotto a Gentile da Fabriano, da Giovanni Bellini a Tiziano, da Guardi ai Tiepolo. 
L’ex chiesa gotica ospita invece lo spettacolare ciclo con le Storie di Sant’Orsola realizzato da Tommaso da Modena nel ’300 per la chiesa di Santa Margherita, vero e proprio gioiello della pittura medievale a Treviso.
La mostra Donna in scena. Boldini Selvatico Martini, aperta lo scorso 13 aprile e prodotta dal Comune di Treviso, presenta su tre piani espositivi un ricco percorso dedicato alla figura femminile: la donna, protagonista tra Otto e Novecento dell’evoluzione artistica e del progresso della società, è il soggetto delle opere (pittura, scultura, grafica pubblicitaria) e degli accessori (abiti e indumenti d’epoca, strumenti d’uso quotidiano) visibili in mostra. Un affascinante racconto di un periodo cruciale tra due secoli, un mondo in equilibrio tra tradizione e progresso in cui la donna conquista spazi di libertà e indipendenza. Grazie al lavoro di artisti quali Giacomo Grosso, Giovanni Boldini, Alberto Martini, Vittorio Corcos e certamente Lino Selvatico, esemplificati da opere delle raccolte civiche ma anche da prestigiosi prestiti pubblici e privati, i ritratti delle donne protagoniste della Belle Époque ci permetteranno di riscoprire, rivivere e sognare il fascino di un’epoca, proiettata verso la modernità, ma anche decadente e sensualmente romantica.
Museo Santa Caterina, piazzetta Botter 1, Info: T 0422 658955 – info@museicivicitreviso.it

Museo Civico Luigi Bailo, in cui si potranno visitare le collezioni permanenti con la mediazione culturale degli studenti del Liceo Artistico Statale di Treviso. Ingresso gratuito.
Il Museo Bailo, sede originaria delle raccolte civiche cittadine – fondato dall’abate Luigi Bailo di cui porta il nome – ospita la galleria d’arte moderna di Treviso: dalla pittura dell’800, attraverso l’evoluzione dell’arte veneta di fine secolo e fino alla modernità del ’900, del quale è pienamente documentata l’attività degli artisti trevigiani, su tutti Gino Rossi e Arturo Martini. Dello scultore trevigiano, tra i più importanti della scena italiana di primo ’900, i musei di Treviso conservano la più vasta raccolta pubblica al mondo. 
Il percorso di visita al Museo Bailo è arricchito anche dalle peculiarità architettoniche della sede, profondamente rinnovata da un restauro recente e restituita alla città.
In occasione della Notte Europea dei Musei, oltre alla ricca collezione permanente – allestita su due piani – sarà possibile visitare la mostra Mater Fortis, ideata da THEY Simply Design e realizzata in collaborazione con Rocking Motion. Aperta fino al 2 giugno, l’esposizione si presenta come un racconto unico e spontaneo dell’essere madre, con l’obiettivo di svelare il valore profondo della maternitàÌ attraverso gli occhi e il cuore di tante donne che ogni giorno vivono gioie, ma anche difficoltà ed emozioni contrastanti. Attraverso foto e testimonianze, l’allestimento proposto appare come una stanza dentro alla stanza, per mostrare luci ed ombre dell’esperienza, unica e irripetibile, della maternità in tutte le sue sfaccettature.
Museo Luigi Bailo, Borgo Cavour 24, Info: T 0422 658951 – info@museicivicitreviso.it

A Ca’ Scarpa, una delle sedi della Fondazione Benetton Studi Ricerche, è in programma l’apertura della mostra fotografica e documentaria del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2023–2024, L’Espacio Escultórico nel Pedregal de San Ángel, Città del Messico. Alle ore 21 e alle 22, visite assistite dal personale di sala. Ingresso gratuito.
Il percorso espositivo racconta, attraverso le fotografie di Fabian Martinez e di altri fotografi e studiosi, le forme e la storia dell’Espacio Escultórico nel paesaggio del Pedregal de San Ángel, un luogo costituito da una grande opera d’arte collettiva che emerge da una vasta superficie lavica dove nel Novecento si sviluppano nuovi quartieri di Città del Messico e, soprattutto, la Città Universitaria dell’Università Nazionale Autonoma del Messico. Un anello dentato del diametro di 120 metri, composto da 64 prismi in cemento, circoscrive un brano di suolo lavico “intatto”, rendendone manifesta la potenza espressiva.
Paesaggio ed Ecologia, Arte e Architettura, Geologia e Archeologia sono solo alcune delle discipline e degli sguardi che dentro e fuori il grande anello dentato dell’Espacio Escultórico si intersecano con particolare forza e complessità, in una contemporaneità che si confronta quotidianamente con un suolo e una natura ricchissimi e insieme difficili e fragili, e con una storia ancestrale, preispanica. Queste relazioni e suggestioni vengono richiamate dalle immagini e dai brevi testi della mostra. Al terzo piano di Ca’ Scarpa sarà visibile il film documentario Pedregal: la storia dell’Espacio Escultórico (45’), prodotto dalla Fondazione Benetton con la regia Davide Gambino.
Nell’occasione il visitatore potrà ammirare anche la sede espositiva, l’ex Chiesa di Santa Maria Nova restaurata dall’architetto Tobia Scarpa.
Ca’ Scarpa, via Canova 11, Info: T 0422 5121 – fbsr@fbsr.it

 Apertura straordinaria anche della Chiesa di San Teonisto, altra sede della Fondazione Benetton Studi Ricerche, con visite assistite alle ore 21 e alle 22 da studenti del Liceo Statale Duca degli Abruzzi di Treviso. Ingresso gratuito.
Il visitatore potrà ammirare un patrimonio storico che mette in dialogo antico e contemporaneo, sia nel campo architettonico, grazie all’intervento di restauro critico curato dall’architetto Tobia Scarpa, sia in quello artistico, con la collocazione, al fianco delle opere originarie secentesche, di tre nuove tele affidate a Safet Zec, artista bosniaco considerato dalla critica internazionale pittore e incisore di straordinarie qualità espressive.
Il complesso intervento di recupero restituisce un’architettura rinnovata, ma capace di raccontare i segni del passato di luogo consacrato, poi gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1944 e spogliato dei suoi arredi, e infine dimenticato. Successivamente sconsacrato e adibito a usi diversi, l’edificio è stato gestito dal Comune di Treviso fino all’acquisizione, nel 2010, da parte di Luciano Benetton, che l’ha donato alla Fondazione Benetton Studi Ricerche per farne luogo dedicato ad attività culturali.
Le nuove esigenze funzionali hanno trovato soluzione nella innovativa realizzazione di due tribune reclinabili a scomparsa che, quando sollevate, consentono di adibire l’aula della chiesa a sala da musica e auditorium, quando abbassate, permettono di usufruire di uno spazio completamente libero in grado di ospitare mostre ed esposizioni temporanee. L’intero progetto è impreziosito da tutti i dettagli architettonici di Tobia Scarpa, tra cui svettano i quattro lampadari in vetro soffiato presenti nell’aula.
Chiesa di San Teonisto, via San Nicolò 31, Info: T 0422 5121 – fbsr@fbsr.it

Alle Gallerie delle Prigioni, sede della Fondazione Imago Mundi, si potrà visitare la mostra Out of Place. Arte e storie dai campi rifugiati nel mondo. Visite guidate su prenotazione alle ore 20.30 e alle 21.30 e mediazione museale a cura di studenti del Liceo Statale Duca degli Abruzzi di Treviso. 
Ingresso gratuito.
L’esposizione prende le mosse dalla più recente collezione di Imago Mundi, che, nel suo percorso di mappatura globale dell’arte contemporanea, ha chiamato a raccolta 162 artisti che vivono o hanno vissuto in campi per rifugiati e hanno realizzato le 174 opere in formato 10x12cm, tratto distintivo di Imago Mundi Collection, esposte in mostra. 
L’essenza del progetto sta nella pluralità di storie che, distribuite nei cinque continenti, testimoniano come la condizione di rifugiato sia accidentale e rivendicano ciascuna la propria unicità. In questo modo, i rifugiati non sono una massa indistinta di persone senza volto, assumono invece i contorni nitidi di singoli individui, ciascuno con la propria vicenda unica e irripetibile, che ha affidato alla tela. 
Le aree di provenienza degli artisti vanno dall’Afghanistan al Myanmar, dalla Palestina al Kurdistan, dalla Costa d’Avorio al Sudan, e da altre zone ancora – tutti luoghi che ci parlano di conflitti armati, persecuzioni etniche o religiose, catastrofi naturali, violenza o altro. I Paesi di accoglienza sono allo stesso modo distribuiti ovunque, dall’Uganda al Kenya, dal Nord America alla Germania, dal Bangladesh al Regno Unito, all’Italia.
Fondazione Imago Mundi nasce come evoluzione di Imago Mundi Collection, progetto avviato da Luciano Benetton nel 2006. 
La visita alle Gallerie delle Prigioni consentirà di ammirare il sapiente restauro conservativo degli spazi delle antiche carceri di Treviso, realizzato dall’architetto Tobia Scarpa.
Gallerie delle Prigioni, piazza del Duomo 20. 
Info e prenotazione visite: T 0422 512200 – info@fondazioneimagomundi.org

Numerose le Chiese che apriranno le loro porte grazie al progetto CHIESE APERTE TREVISO: Duomo di Treviso, Chiesa di San Francesco, Chiesa di San Vito e Santa Lucia, Chiesa di San Leonardo, Chiesa di Santa Maria Maddalena (San Leonardo chiuderà alle 22.30). Ingresso gratuito.
Delle Chiese del centro storico, con l’accompagnamento dei volontari, si potranno ammirare le opere più significative, per dimostrare quanto stretto sia il legame tra arte, cultura e fede. Si potranno scoprire o riscoprire, e leggere, ad esempio, le opere di Tomaso da Modena, i diversi volti della Madonna di volta in volta interpretati da Tiziano, Paris Bordone o da anonimi frescanti che bene hanno reso l’afflato popolare e il rigore teologico e altre proposte più recenti. Ancora, i visitatori potranno vedere come il tessuto urbano sia centrato, in città, dai luoghi di fede e arte, restituendo una Treviso più emozionante e suggestiva, storicamente stratificata e scrigno di tesori non noti.
Info: T 388 7924641 – chieseapertetreviso@gmail.com

NEGOZI APERTI

In occasione della Notte Europea dei Musei e dell’arrivo in Città della Deejay Ten, corsa-evento ideata da Linus con la storica emittente radio che allestirà il Deejay Village, sabato 18 maggio resteranno aperti fino alla tarda serata molti negozi del centro storico. 
A questa verrà associata l’iniziativa “VIVI L’ARTE, VIVE LA CITTA’” in collaborazione con Ascom Confcommercio Treviso, Confesercenti, VIU, Rivivere Treviso, Porta Altinia, Artigiani e Commercianti per Borgo Cavour e via Canova, permetterà ai visitatori che accederanno al Museo di Santa Caterina di entrare al Museo con tariffa ridotta e ottenere uno speciale sconto del 10% nei negozi e nei pubblici esercizi della Città aderenti all’iniziativa, presentando l’apposito voucher. 
Inoltre, grazie a Veneto Imprese Unite ci saranno eventi musicali live in piazza Pio X, via Manzoni, piazza San Francesco, via Santa Caterina, viale Cadorna e intrattenimento per le vie del centro storico. 
In particolare, sabato 18 maggio, a partire dalle ore 20, si esibiranno The Blues Bus Band (via Santa Caterina), Fantaghirock (San Francesco), Trampolieri Itineranti per le vie del centro, Bub Band Street e, nel pomeriggio di domenica 19 il trampoliere Lex Serafo e la Funkasin Street Band. 
In Piazza Borsa, dalle 15.30 alle 23, ci sarà invece “Barbaciclo” con i go-kart a pedali dedicati a tutti i bambini. 
Inoltre, sul portale  https://www.trevisoperte.it/sarà possibile seguire un percorso con partenza dal Deejay Village per assaggiare le specialità trevigiane e scoprire le meraviglie e le eccellenze della Città.

Tutte le info su https://www.comune.treviso.it/myportal/C_L407/dettaglio/news/18-19-maggio-tappa-trevigiana-della-deejay-ten-eventi-correlati