I NUMERI
TREVISO La piccola impresa trevigiana è un po’ meno rosa: negli ultimi quattro anni il numero di donne con cariche di vertice nelle aziende artigiane locali, infatti, è in costante calo. Dopo la crescita registrata nel triennio precedente, titolari e manager hanno subito una riduzione, passando dalle 6.875 del 2018, alle 6.682 del 2022, pari al 2,8 per cento in meno. Una flessione parallela, ma comunque inferiore a quella registrata su scala veneta, al 3,2 per cento.
I DATI
I dati diffusi da Confartigianato Marca Trevigiano confermano come vi sia ancora strada da fare anche riguardo ad una parità alla guida delle attività produttive artigiane. Quasi la metà della quota femminile ai piani alti di queste imprese è rappresentata da titolari di ditte individuali: nel 2022 erano 2.909 e, in questo caso, emerge un incremento di 25 unità rispetto all’anno precedente. Per il 62,3% le artigiane sono concentrate nei servizi alla persona, quindi il 24,4% nel manifatturiero e, a seguire, gli altri comparti. Tra le altre cariche, per il 38,6% le donne rivestono il ruolo di socie e per il 15,4% di amministratrici. Più in generale, il tasso di occupazione femminile, il provincia, nel 2021 era pari al 59.9%, contro il 76.5% degli uomini. Valori più elevati di circa 3 punti percentuali rispetto alla media e di dieci punti rispetto all’indicatore nazionale. Confartigianato, in particolare con il gruppo Donne Impresa, in collaborazione con il mandamento e l’Anap di Vittorio Veneto, ha anche erogato un contributo per sostenere il centro anti-violenza di genere gestito dal Comune vittoriese e ha promosso uno spettacolo teatrale a tema. Cna Impresa Donna, invece, propone “La forza dell’equilibrio”, percorso per diventare esperti nel conciliare vita e lavoro.
IL TEMA
«L’equilibrio tra vita e lavoro è un tema importante nel nostro territorio, dove ancora molta parte della cura familiare è affidata alle donne e il successo professionale è legato anche a quante ore di lavoro si svolgono» afferma la presidente Ilaria Pempinella. In agricoltura, un’impresa su 4 è femminile. Lo rivelano i dati raccolti da Confagricoltura Treviso, in collaborazione con la Camera di Commercio. Delle 14.008 aziende attive nel comparto agroalimentare, nel 2022, infatti, 3.437 sono gestite da donne. L’ambito di maggior diffusione è quello delle coltivazioni di colture non permanenti, con il 30% di ditte in rosa sul totale: prevalgono la coltivazione di cereali , di ortaggi e di tabacco e piante tessili . Ma, tra le colture permanenti, spicca la crescita nella viticoltura, con 1.723 realtà a conduzione femminile. Riguardo al terziario, l’EbiCom, ente bilaterale del comparto, prevede una gamma di aiuti e sussidi volti ad alleggerire il carico famigliare e a favorire l’armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro. «Il nostro settore – ribadisce il presidente Adriano Bordignon – ha un’alta incidenza della presenza femminile, sia tra le donne dipendenti, sia tra le imprenditrici, e proprio per questo abbiamo affrontato, con strumenti concreti ed il varo di politiche attive rivolte sia alle imprese che ai lavoratori, il divario di genere».