L’Isola della Pescheria di Treviso diventa un palco teatrale per un giorno. È successo domenica mattina, con la performance conclusiva del laboratorio “Arcipelago. Un incontro di isole in città” condotto da Mattia Berto per il Teatro Stabile del Veneto. 20 attori hanno preso il posto dei commercianti dietro ai banconi e invece di orate e palombi hanno servito ai “clienti” la propria storia raccontando le meraviglie di un isola che hanno amato e vissuto.
«Il teatro di cittadinanza abita le città da tempo – spiega Berto – ed è un progetto nato a Venezia in sinergia con il Teatro Stabile del Veneto e con altre istituzioni cittadine». Il progetto infatti mira a nrendere la città un palcoscenico dentro il quale “invitare” i cittadini stessi, spingendoli a mettersi in gioco, provando l’emozione di esibirsi di fronte a un pubblico. «In scena ci sono i cittadini che hanno voglia di raccontare le loro storie e lo fanno stabilmente al teatro Goldoni. Ora, per il secondo anno, anche al teatro Mario Del Monaco a Treviso». Due weekend dedicati alla riscoperta di sé stessi, incanalando il proprio vissuto attraverso la rievocazione di quella che per i partecipanti è stata l’Isola dei Gabbiani di Lindgren, la Mompracem di Salgari, la Zante di Foscolo. Un’ isola del cuore, i cui luoghi, odori e sapori possano raccontare quello che essa ha significato per chi racconta. E così, tra conchiglie, sassi, sabbia e infradito, oggetti della memoria portati dagli stessi attori e utilizzati durante le performance, prendono forma storie di viaggi, vacanze e avventure «con un pizzico di provocazione, ma con molta poesia» come suggerisce Berto.
E la partecipazione è stata eterogenea, contando tra le fila dei teatranti sia neofiti sia attori più navigati, come Barbara Tasca, voce storica del Teatro di Cittadinanza. «Ho scoperto questa iniziativa per le strade di Treviso – racconta Alvise Barnaba, 21 anni, trevigiano, il più giovane tra i partecipanti – e la cosa mi ha incuriosito, così ho deciso di mettermi in gioco. L’isola che ho portato è la Sardegna, un posto che ha avuto un grande impatto sulla mia vita, essendoci stato molte volte in vacanza con i miei genitori». E anche l’età in questo laboratorio è stata molto varia.