La danza approderà per la prima volta nella Chiesa di San Teonisto di Treviso, con lo spettacolo 7 arie di Andrigo_Aliprandi per sei danzatrici (Anna Maschietto, Elena Ajani, Ilaria Bagarolo, Maria Cargnelli, Michela Lorenzano, Valentina Milan) e una violistista (Laura Cariati).
La performance di danza contemporanea e musica è proposta nell’ambito della rassegna Landscapes, il ricco calendario di eventi di musica, teatro, danza e incontri organizzato fra febbraio e giugno 2024 dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e dall’associazione almamusica433, con la direzione artistica di Stefano Trevisi e con la vicinanza e il sostegno di Fondazione CMB, alleato strategico nella proposta di attività culturali per la città di Treviso.
Sette donne, sei danzatrici e una violinista, compongono una linea, un (non) confine su di un corridoio bianco arrossato dalla luce. La linea di confine è permeabile e fluttuante da non essere nemmeno linea e neppure confine: l’aria è entrambe le parti, il dentro e il fuori – oltre le parti.
In 7 arie si spostano i confini, si organizzano nuove fragilità fertili. La consistenza del confine è trasformata in un miraggio dove i corpi creano nuovi varchi al possibile.
La performance è costruita su di una pedana rialzata lunga nove metri, uno spazio limite dentro al quale abitare e discutere lo spazio stesso come confine. Si scopre come sia un terreno buono quello della soglia, dove incontrare le differenze, dove muovere identità, dove nutrire nuove potenzialità.
7 arie è una sequenza di disegni dinamici ed emotivi, che rappresenta metaforicamente la necessità e la potenza di rileggere muri e scontri con ascolto, curiosità e libertà. La musica dal vivo, violino e strumenti elettroacustici, è costruita con una forte interazione con le performer, privilegiando il dialogo con il corpo corale.
Marianna Andrigo e Aldo Aliprandi collaborano dal 2009 alla realizzazione di performance, attraversando i linguaggi dell’installazione e del site-specific come contaminazioni che definiscono lo spazio scenico. Il loro lavoro si focalizza sulla cura del movimento e del suono, esplorati in riferimenti estetici che rendono entrambi corpi evocativi, interpretabili, in trasformazione. Le loro performance indagano la condizione di durata, resistenza, composizione in tempo reale. Il linguaggio affonda nella danza, nella filosofia, nell’etica ed estetica del presente. Insieme hanno fondato Live Arts Cultures, associazione culturale dedicata alla diffusione, produzione e formazione nell’ambito delle arti dal vivo, e Vertical Waves Project, compagnia di danza verticale.
Anche questa edizione di Landscapes, come la precedente, integra il repertorio classico e antico con altri generi artistici, dando spazio anche a incontri e conferenze, rivolgendosi a un pubblico ampio ed eterogeneo.
Il filo conduttore che dà il titolo alla rassegna, Landscapes, nasce dalla volontà di riflettere sui paesaggi contemporanei, dai deserti ai confini, ai territori dell’anima, luoghi di frontiera dinanzi alle sfide che ci troviamo ad affrontare, nella necessità, come ci suggeriscono le parole del filosofo Umberto Galimberti, tra i protagonisti della rassegna: «di percorrere la terra senza possederla, perché la vita appartiene alla natura».
Gli altri spettacoli
Sabato 23 marzo alle ore 18 il giornalista e scrittore britannico William Atkins ci condurrà, con la presentazione del suo volume Un mondo senza confini (Adelphi), in un viaggio attraverso il deserto, luogo metafisico per eccellenza, tanto interiore quanto fisico. A dialogare con l’autore, il curatore della rassegna, Stefano Trevisi.
Domenica 7 aprile alle ore 11 la rassegna proporrà uno spettacolo per famiglie, dedicato all’incontro tra musica e fiaba, tra suono e racconto con l’Ensemble Del Faro e La storia dell’elefantino Babar e i racconti di Mamma Oca. Un’occasione preziosa per scoprire due pagine di musica colta dedicate agli ascoltatori più piccoli, ma che sanno conquistare il cuore anche dei più grandi.
Sabato 20 aprile alle ore 18 la chiesa di San Teonisto ospiterà un grande protagonista della scena musicale contemporanea, considerato uno dei più autorevoli pianisti del nostro tempo: il virtuoso Giovanni Bellucci che sarà protagonista di un imperdibile recital.
Venerdì 10 maggio alle ore 20.30 il filosofo Umberto Galimberti, a partire dal suo volume L’etica del viandante (Feltrinelli), guiderà in una profonda riflessione sull’etica del viandante come unica etica possibile, opposta a quella antropologica del dominio della Terra, perché «l’umanesimo del dominio è un umanesimo senza futuro».
Sabato 18 maggio alle ore 18 è in programma il concerto con il Trio Pandolfo, Kind of Satie, un viaggio nella poetica di Erik Satie, trasfigurata, attraverso la sensibilità di musicisti che hanno alle spalle molti anni di sperimentazione, in sonorità niente affatto consuete e mainstream.
Come tradizione, la stagione si concluderà venerdì 21 giugno alle ore 20.30 a Casa Luisa e Gaetano Cozzi, con la consueta “festa d’estate”. Protagonista della serata sarà il pianista Igor Cognolato che proporrà due delle più significative composizioni giovanili di Robert Schumann.
La stagione, promossa dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche e da almamusica433, è organizzata dalla società strumentale Culturae srl e si svolge con il patrocinio della Città di Treviso e grazie alla vicinanza e al sostegno di Fondazione CMB.